09 novembre 2006

Rassegne stampe: notiziis dal Tar


Il Tar al à dât reson ae Provincie di Udin par chel che al inten la cuestion dai ricors Romanello che a vevin fermât il conferiment des scovacis a Sedean. Invezit di pensâ a domandâ difidis, ancje la Colinâr e varès vût di pensâ a risolvi il probleme. Jo lu vevi dit: cumò o soi propit curiôs di viodi ce che al sucêt.

16 commenti:

Christian Romanini ha detto...

Gazzettino di vuê
Giovedì, 9 Novembre 2006

SEDEGLIANO Soddisfazione del presidente della Provincia Strassoldo: «Avevo ragione, si poteva risolvere l’emergenza qualche settimana fa»
Rifiuti, il Tar respinge il ricorso della Romanello
Sedegliano

Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha respinto la richiesta di sospensiva dell'autorizzazione all' esercizio dell'impianto di Sedegliano rilasciata dalla Provincia di Udine e dell'ordinanza "contingibile e urgente" emanata dal presidente Marzio Strassoldo al fine di fronteggiare e risolvere l'emergenza rifiuti determinatasi dopo l'incendio dell'impianto di Rive d'Arcano. «Il tribunale - afferma Strassoldo - non ha riscontrato elementi di illegittimità dei suddetti provvedimenti della Provincia né la possibilità che l'esecuzione di tali provvedimenti potesse determinare un danno all'azienda. L'impianto quindi, che avrebbe già potuto risolvere l'emergenza rifiuti qualche settimana fa, dopo questa decisione del Tar , è nuovamente disponibile». La Romanello era ricorsa al Tar chiedendo la sospensiva dei due atti emessi dalla Provincia di Udine, considerandoli "invalidi" e "causa di grave danno". Il Tar però ha respinto tale richiesta manifestando un certo sconcerto sul tipo di ricorso effettuato, in quanto in opposizione ad atti autorizzativi che avrebbero potuto arrecare effetti positivi ai fini della risoluzione dell'emergenza che si era creata. Una disposizione, quella firmata da Strassoldo, che consentiva, in deroga all'articolo 10 del Piano regionale di gestione dei rifiuti e 13 del Programma provinciale di attuazione, il conferimento e il trattamento della frazione secca della differenziata per i rifiuti urbani in tutti gli impianti del territorio provinciale muniti di regolare autorizzazione. "A questo punto - precisa Strassoldo - se ancora la proprietà dell'impianto di Sedegliano deciderà di non mettere a disposizione la struttura senza motivo, sarà chiaro a chi si dovrà ascrivere la responsabilità dell'aggravio di costi per la popolazione del collinare e del medio Friuli per il trasporto dei rifiuti fuori provincia o fuori regione".

Sul pronunciamento del Tar interviene anche l'assessore all'ambiente Fabio Marchetti: «Apprendo con piacere la decisione assunta dal Tar . Dispiace venir criticati dall'opinione pubblica perché talvolta si negano autorizzazioni e poi appurare che quanto queste autorizzazioni vengono rilasciate dalla Provincia, sono impugnate dinanzi ai tribunali. Ritengo che i comportamenti scorretti di pochi abbiano avuto la prevalenza sul lavoro silenzioso della maggioranza dei sindaci del territorio provinciale, i quali con diversi strumenti a loro disposizione hanno saputo, in maniera consona al loro ruolo, svolgere il proprio compito di primi cittadini». «Da segnalare anche - conclude - il comportamento dei cittadini, che nonostante i disagi hanno manifestato come sempre in questi casi, un elevato senso civico e una spiccata sensibilità ambientale».E il tema rifiuti aveva tenuto banco anche nella riunione tenuta in sala consiliare su iniziativa del Codacons, il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e la tutela dei diritti di utenti e Consumatori del Friuli Venezia Giulia.Fra il pubblico, per la verità non molto numeroso, c'era anche una rappresentanza dei lavoratori che erano accupati all'impianto, a carico dei quali è scattata com'è noto la procedura di mobilità. A farsene portavoce sono Franco Barera della Cgil Alto Friuli ed il sindaco di Rive d'Arcano, Gabriele Contar do.

Christian Romanini ha detto...

Messaggero Veneto di vuê
GIOVEDÌ, 09 NOVEMBRE 2006

Pagina 14 - Udine

Il Tar ha respinto il ricorso dell’azienda contro i provvedimenti della Provincia

Il presidente Strassoldo: non è stata riscontrata illegittimità nelle decisioni urgenti che autorizzavano l’utilizzo dell’impianto

Rifiuti, si riapre l’ipotesi della discarica di Sedegliano

SEDEGLIANO. Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha respinto la richiesta di sospensiva dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di Sedegliano rilasciata dalla Provincia di Udine e dell'ordinanza "contingibile e urgente" emanata dal presidente Marzio Strassoldo al fine di fronteggiare e risolvere l'emergenza rifiuti determinatasi dopo l'incendio dell'impianto di Rive d'Arcano. «Il tribunale - afferma Strassoldo - non ha riscontrato elementi di illegittimità dei suddetti provvedimenti della Provincia né la possibilità che l'esecuzione di tali provvedimenti potesse determinare un danno all'azienda. L'impianto quindi, che avrebbe già potuto risolvere l'emergenza rifiuti qualche settimana fa, dopo questa decisione del Tar, è nuovamente disponibile». La Romanello era ricorsa al Tar chiedendo la sospensiva dei due atti emessi dalla Provincia di Udine, considerandoli "invalidi" e "causa di grave danno". Il Tar però ha respinto tale richiesta manifestando un certo sconcerto sul tipo di ricorso effettuato, in quanto in opposizione ad atti autorizzativi che avrebbero potuto arrecare effetti positivi ai fini della risoluzione dell'emergenza che si era creata. «Anche se dobbiamo ancora attendere il giudizio di merito della sentenza (rinviato a data da destinarsi ndr) - aggiunge Strassoldo - appare evidente la validità dell'autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Udine in merito all'impianto di Sedegliano, e congiuntamente anche dell'ordinanza emessa dal sottoscritto, che si è assunto tutte le responsabilità di un atto eccezionale ma indispensabile per mettere a disposizione dei cittadini dell'area collinare una serie di impianti tra i quali quello di Sedegliano, la cui disponibilità è stata negata dalla proprietà senza fondati motivi, come si evince anche dalla decisione del tribunale». Una disposizione, quella firmata da Strassoldo, che consentiva, in deroga all'articolo 10 del Piano regionale di gestione dei rifiuti e 13 del Programma provinciale di attuazione, il conferimento e il trattamento della frazione secca della differenziata per i rifiuti urbani in tutti gli impianti del territorio provinciale muniti di regolare autorizzazione. «A questo punto - precisa Strassoldo - se ancora la proprietà dell'impianto di Sedegliano deciderà di non mettere a disposizione la struttura senza motivo, sarà chiaro a chi si dovrà ascrivere la responsabilità dell'aggravio di costi per la popolazione del collinare e del medio Friuli per il trasporto dei rifiuti fuori provincia o fuori regione».
Sul pronunciamento del Tar interviene anche l'assessore all'ambiente Fabio Marchetti: «Apprendo con piacere la decisione assunta dal Tar. Dispiace venir criticati dall'opinione pubblica perché talvolta si negano autorizzazioni e poi appurare che quando queste autorizzazioni vengono rilasciate dalla Provincia, sono impugnate dinanzi ai tribunali».

Christian Romanini ha detto...

E cumò, a jessi triscj, si varès di domandâ lis dimissions di cui? Dal CdA de Colinâr? De Assemblee dai Sindics?

thermonuke ha detto...

boh?
ma sino sigurs che vin passat el guado?
Spietin...

Christian Romanini ha detto...

Magari pe normalizazion (no de grafie, ma de situazion) forsit al covente inmò un moment, ma trop timp no aial fat pierdi chel ricors, che mi puce simpri plui di strumentalizazion? E cui nus rimborsial i coscj i plui causâts di chest ricors che al à fermât il conferiment a Sedean? Invezit di fâ difidis, clamâ il Gabibbo, domandâ dimissions e balis variis, no si podevial cjalâ a risolvi il probleme in maniere serie e no dâ colpis?

Christian Romanini ha detto...

Ma tant ae fin a paiâ son simpri e dome chei che come te, me e ducj chei che al è cuasi 2 mês che a cirin di tignî la plui part des scovacis in cjase par no peiorâ la situazion.

Christian Romanini ha detto...

E no je finide: si visaiso dai risultâts Arpa?
Chestis a son 2 interogazions che o ai presentât in consei:

Christian Romanini ha detto...

Il sotscrit conseîr comunâl Christian Romanini

- stant il fûc che al à brusât l'implant pal tratament dai refudums di Rivis Darcjan;
- stant che ancje diviers citadins a àn lamentât che une vore di fum
si è alçât a cause dal fûc;
- preocupât pes emissions che a puedin jessi stadis;
- considerât che sedi sui gjornâi sedi tal ultin consei comunâl (cu la
presince dal president de Comunitât Colinâr Tullio Picco) al è stât confermât che no son inmò stâts comunicâts i risultâts des analisi fatis dal Arpa sul sît dal implant di Rivis Darcjan;
- considerât che in consei comunâl al è stât domandât un riclam par vê in timps curts une rispueste

O DOMANDI

- parcè che no son inmò rivâts i risultâts des analisi dal Arpa
- cui che al è responsabil di chest ritart
- cualis iniziativis il sindic e la zonte comunâl di Maian a àn intenzion di cjapâ cuintri i responsabii di chest ritart
- copie dai ats che a son stâts fats par domandâ lis analisi dal Arpa
- copie dai risultâts des analisis, cuant che a saran comunicâts
- che a cheste interogazion si rispuindi ancje par scrit

Christian Romanini ha detto...

I conseîrs comunâi Christian Romanini

* stant che tal ultin consei comunâl di Maian (30/10/2006) il president de Comunitât colinâr Tullio Picco al à informât che al jere in cors un ricors al Tar relatîf ae deroghe firmade de Provincie di Udin relative al conferiment dai refudums tal implant di Sedean
* stant che il conferiment tal implant di Sedean al jere stât fermât a cause di chest ricors;
* che chest al podarès vê fat cressi i coscj dal servizi a cause dal conferiment in implants plui lontans;
* stant che daûr des peraulis dal President de Comunitât Colinâr Tullio Picco il tiermin pal pronunciament dal Tar al è passât

A DOMANDIN

* se il Tar al à emetude la sentence relative al ricors in argoment;
* il contignût de sentence dal Tar;
* cemût che il Sindic e la zonte comunâl lu comentin;
* cualis iniziativis il Sindic e la zonte comunâl di Maian a intindin cjapâ di conseguence;
* che a cheste interogazion si rispuindi ancje par iscrit.

grazie
Christian Romanini

Ps: cheste mail intestade al plurâl le ai mandade ai conseîrs comunâi sedi di maiorance che di minorance che mi àn dade la direzion di pueste eletroniche, par che se a ritegnin di fâlu a puedin condividile lant a firmâle in comun.

thermonuke ha detto...

quant isal?

Christian Romanini ha detto...

Thermo, se tu fevelis dal Consei Comunâl, la date precise inmò no si sa, ma o pues dome anticipâti che dal sigûr al sarà dentri de fin dal mês

Renzo Tondo ha detto...

......ce tante premure ca la vuut qualchidun di cjapa posizion sence documentasi par bèn!?! Ma esel mai pusibil ca si veeti di strumentalizaa dùt?...se invece ogni tant a si spetas un moment prime di cjacaraa....

thermonuke ha detto...

Oh! al e tornat Jeur!

Le ultime batude e po sedi le claf di leture di un par di robis che no si capissin....
el ricors al tar....
pierdi timp....
za che tu sos va da un cuc tl sit dal gjestor di Rives e frache i lor sits...
lis conclusions trailis tu parceche e son dome illazions...

Bentornat!

thermonuke ha detto...

po sedi tal fratimp gambiat paron?

l'insolente ha detto...

Evidentemente le sue frequentazioni in provincia l'avevano ben informata.

Peccato che, capogruppo consiliare di un partito di maggioranza, e si sia "astenuto" dall'informare correttamente la sua giunta e il suo consiglio.

Visto che leggo "copiose" citazioni le rammento Euripide che diceva che il pensiero successivo e' immancabilmente più saggio.

Christian Romanini ha detto...

Cjâr ardito, no je cuestion che no ai informât: baste lei i verbâi di consei e magari cualchidun altri al saveve, ma nol à volût scoltâ... nol è plui sort di cui che nol à voie di scoltâ!
O cjapi at cun sodisfazion che e je inmò vive la voie di fâ pensâ al complot, cuant che invezit i fats a fevelin di bessoi... bulo.